1. Canone Rai
    Come pagarlo

    AvatarBy Amolaconcretezza il 22 Aug. 2016
     
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    [size=7][/sizeChe il canone Rai 2016 sarebbe stato addebitato sulla bolletta della luce si sapeva già da mesi. Tempi e modalità definitive di pagamento sono però rimasti una grande incognita fino alla settimana scorsa, quando finalmente sono stati pubblicati i due atti ufficiali che mancavano all’appello. Parliamo del decreto attuativo del Mise (atteso entro il 15 febbraio, ma pubblicato solo un mese dopo) e del provvedimento direttoriale dell’Agenzia delle Entrate dello scorso 24 marzo.

    Ora che abbiamo (quasi) tutti i pezzi del puzzle, cerchiamo di rispondere alle principali domande su come pagare il canone Rai 2016, a partire proprio da chi è tenuto a versare la tassa e chi invece è esonerato. Per ulteriori dubbi puoi fare riferimento alla guida al pagamento del canone Rai 2016 realizzata dagli esperti del comparatore SuperMoney, dove troverai tutti i dettagli sulle casistiche particolari.

    Chi paga il canone Rai?
    Pur non essendo una tassa di possesso, il canone Rai è dovuto da chiunque possieda un apparecchio atto o adattabile alla ricezione dei programmi televisivi. E se non guardo mai i canali Rai? Fa niente, il canone devi pagarlo lo stesso. Purtroppo, l’utilizzo che fai del tuo televisore è irrilevante ai fini del pagamento del canone. Se possiedi un vecchio televisore, ma ne fai un uso alternativo, ad esempio come monitor per pc, dovrai pagare ugualmente il canone, in quanto si tratta di un apparecchio che potenzialmente potrebbe ricevere i canali Rai.

    Chi può non pagare il canone Rai?
    Oltre agli over 75 con reddito inferiore a 8mila euro, può non pagare il canone Rai chi non possiede una televisione. In questo caso, per superare la presunzione di possesso avrai bisogno di presentare un’autocertificazione all’Agenzia delle Entrate, servendoti dell’apposito modello scaricabile dal sito e da trasmettere o per via telematica o tramite Posta tradizionale. Così facendo eviterai che ti venga addebitato automaticamente il canone in bolletta.

    Ti ricordiamo però che l’autocertificazione ha validità annuale: se nel 2017 non avrai ancora un televisore, dovrai presentare una nuova dichiarazione, e così via di anno in anno.

    Pc e tablet pagano il canone Rai?
    Se sono dotati di sintonizzatore tv sì, poiché rientrano nella categoria degli apparecchi adattabili alla ricezione dei programmi televisivi. Se invece li utilizzi per guardare i programmi tv in streaming tramite internet non devi pagarci il canone.

    Canone Rai in bolletta: come e quando pagare?
    La grande novità di quest’anno è la “presunzione di possesso”, introdotta dalla nuova Legge di Stabilità. In pratica, se sei intestatario di un contratto energetico, automaticamente si presume che tu possieda anche un televisore e che di conseguenza tu debba pagare il canone.

    A partire da quest’anno, l’abbonamento Rai sarà addebitato nella bolletta della luce e il suo importo sarà ridotto a 100 euro, invece di 113,50 euro. Solo per quest’anno la prima tranche del canone si pagherà nella prima bolletta elettrica successiva al 1° luglio 2016, per un primo addebito di 60-70 euro, a seconda del gestore, mentre i restanti 30-40 euro saranno suddivisi nelle bollette successive.

    Dal prossimo anno, l’importo del canone sarà addebitato in 10 rate da 10 euro ciascuna nel periodo gennaio-ottobre. In caso di fatturazione bimestrale parliamo quindi di un rincaro di 20 euro a bolletta.

    Canone Rai in bolletta: saranno addebitati anche gli arretrati?
    La presunzione di possesso che sta alla base dell’introduzione del canone Rai in bolletta non ha valore retroattivo. Di conseguenza nelle bollette successive al 1° luglio 2016 non ti saranno addebitati eventuali arretrati. Questo però non vieta all’Agenzia delle Entrate di effettuare i regolari controlli sul pagamento del canone e, se necessario, di intraprendere azioni di recupero crediti nei tuoi confronti. A questo proposito, ti ricordiamo che il canone Rai va in prescrizione dopo 10 anni, il che significa che in questo arco di tempo l’Agenzia ha tutto il diritto di chiederti di regolare la tua posizione debitoria, con tanto di sanzioni e interessi.]
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